Orfanotrofi
dove la notte si sente ancora piangere i bambini, o vecchi ospedali
in cui di notte si odono strani gemiti: anche alle Canarie potrete
trovare storie di mistero e di paura: eccone alcune.
LA
CASA DEL DIAVOLO A GRAN CANARIA
Nel
Comune di Telde (Gran Canaria) c'è una vecchia casa disabitata da
molti anni, un tempo utilizzata da sette sataniche per svolgere i
propri immondi rituali. Di generazione in generazione, gli abitanti
di Telde hanno sentito raccontare storie agghiaccianti da quelle
poche persone che sono riuscite ad entrate in quella casa. Anche per
questo, l'amministrazione comunale ha provveduto a chiudere
ermeticamente tutte le sue porte e finestre.
LA
NAVE FANTASMA DI FUERTEVENTURA
Era il
15 gennaio 1994, quando una forte tempesta fece perdere il controllo
alla nave da crociera American Star: il suo equipaggio lottò per due
giorni al fine di evitare che il bastimento si arenasse, ma alla fine
fu costretto a lasciare la nave in elicottero.
Il
giorno successivo, la nave attraccò per sempre a Playa de Garcey,
nel comune di Pájara dove, ancor oggi, il gigantesco relitto
continua ad essere un centro di attrazione per turisti e curiosi.
Poichè diverse persone hanno trovato la morte fra le sue lamiere,
cercando di esplorarne l'interno, la popolazione locale ha preso a
chiamarla "la nave fantasma".
LA
STREGA DI HARÍA A LANZAROTE
Per i
suoi abitanti risulta davvero difficile non creder non credere
all'esistenza delle streghe: osservando, infatti, il paese di Haría
dall'alto, la sua forma appare esattamente uguale al profilo di una
strega a cavallo della propria scopa.
Ciò
porta un po' di magia nella città, famosa per le sue 10.000 palme, i
suoi paesaggi e per il suo ambiente incontaminato. I più scettici
potranno ritenere questa straordinaria circostanza un frutto del
caso, ciò nulla toglie al fatto che ogni notte Haría si trasformi
in una magica strega.
L'ISOLA
FANTASMA DI SAN BORONDÓN
Si
tratta, senza alcun dubbio, di una delle storie maggiormente radicate
nella tradizione delle Canarie: la leggenda narra di un'isola,
chiamata San Borondón, che appare e scompare.
Il suo
nome deriva da San Brandano di Clonfert (480-576
d.C.), un monaco irlandese protagonista di una delle leggende più
famose della cultura celtica: il viaggio di San Brandano
verso la Terra Promessa delle isole della felicità e della fortuna.
Si
suppone che l'isola fantasma si trovi nella parte ovest
dell'arcipelago delle Canarie, a 550 km a ovest-nord-ovest da El
Hierro e 220 km a ovest-sud-ovest da La Palma: la leggenda vuole che
l'isola a volte risalga dalle acque, per poi scomparire avvolta dalla
nebbia, senza lasciare traccia, proprio quando qualcuno è in procinto di
avvicinarsi.
LE
STREGHE DI LA GOMERA
Si
racconta sull'isola di La Gomera che in una notte buia e fredda un contadino,
stava attraversando la foresta in groppa al suo asino: all'improvviso
l'asino cominciò a ragliare e correre irrequieto, finendo per
gettare a terra il suo padrone.
Il
contadino, spaventato, corse attraverso la foresta senza fermarsi,
alla ricerca del proprio animale, finché non vide un bagliore tra
gli alberi e udì voci, come canzoni, in lontananza …
avvicinandosi, poté sentire chiaramente voci di donne cantare,
ridere e parlare fra di loro in modo strano: in una grande radura
c'era una congrega di streghe, tutte vestite di nero che correvano
attorno a un grande fuoco, alzando e abbassando le mani, cantando
strani riti satanici.
LA DIGA DI LAS NIÑA A GRAN CANARIA
Si
tratta di un luogo veramente favoloso, in entrambe le accezioni del
termine: qui è possibile ancor oggi osservare, infatti, l'albero di
Cassandra, un pino di circa quattro secoli, che ci rimanda ad una
leggenda.
Parecchie
versioni concordano sul fatto che quest'albero abbia preso il proprio
nome da quello di una ragazza di 15 anni, a cui piaceva passare ore
in compagnia del giovane Ivan: ciò la rese bersaglio dell'invidia
della gente, che l'accusava di aver disonorato la propria famiglia,
finendo per essere marchiata persino come strega.
La
arsero viva legandola a quest'albero, assieme ai suoi ingenui e puri
sentimenti interpretati dalle malelingue come una maledizione del
diavolo: nessuno sa se la storia sia realmente accaduta, oppure sia
frutto della fantasia popolare, ma è quantomeno curioso vedere come
il pino sia sopravvissuto a diversi incendi e mostri ancor oggi una particolare
silhouette, il che lo rende facilmente riconoscibile nel vasto
paesaggio che circonda la Diga di Las Niña.
GLI
ESSERI ALATI DI TENERIFE
Era la
notte del 1 luglio 1991 quando un gruppo di persone si addentrarono
nel burrone di Badajoz, spinte dalla curiosità di verificare se
fossero vere le storie di cui avevano sentito spesso parlare.
Risalendo
il burrone, ad un certo punto udirono una specie di sbattere d'ali,
appena sopra le loro teste: istintivamente, uno di loro che aveva con
sé una macchina fotografica, sebbene non vedesse nulla, iniziò a
scattare: una volta rientrati, nessuno di loro diede importanza
all'evento almeno fino a quando, sviluppate la foto, non apparve
l'immagine seppur sfocata, di una specie di essere umano con le ali.